VIAREGGIO. In un primo momento è rimasto in disparte, preferendo trincerarsi dietro il silenzio e sopratutto lontano da quel municipio dove si recava ogni giorno, da un anno a oggi, per cercare di risolvere i problemi della città. Poi, una volta che i 13 consiglieri comunali hanno procollato le loro dimissioni aprendo così la strada al commissariamento, Leonardo Betti decide di presentarsi in Comune per rilasciare la sua ultima intervista da sindaco di Viareggio. O la sua prima da ex primo cittadino. Questione di punti di vista. O forse di norme.

“Io sono venuto qua a svolgere come sempre il mio lavoro, rimango in carica fino a quando il prefetto non ufficializzerà l’incarico al commissario prefettizio”. Betti mette da parte la pacatezza dei toni quando gli viene chiesto un commento sulla caduta della sua giunta e sulla spallata arrivata dai consiglieri di Sel e dai due dissidenti del Pd: “Sel negli ultimi tempi ha sempre alzato l’asticella. Quelli del Pd, invece, hanno addotto delle motivazioni assurde allo loro scelta di non appoggiare più la mia giunta e la maggioranza. Mi hanno dato del bugiardo in diretta tv, ma qui c’è un documento che parla chiaro: avevano detto che non si sarebbero dimessi. E invece hanno preferito seguire la bramosia di tornare alle urne”.

Foto Vt
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Betti ripercorre l’anno e poco più alla guida di Viareggio: “Viste le condizioni in cui abbiamo trovato il Comune una volta che ci siamo insediati abbiamo fatto bene: negli ultimi tempi non potevamo spendere nemmeno 500 euro. Non capisco ancora perché sia tutto finito: avevamo vinto con il 73% dei consensi, avevamo conquistato ogni singola sezione di Viareggio”. L’ormai ex sindaco non nega di aver commesso degli errori: “Se potessi tornare indietro sceglierei fin da subito degli assessori diversi: è stato brutto leggere certe polemiche sui giornali, in particolar modo un quotidiano che ci ha sempre attaccato. In un anno e mezzo la stampa viareggina raramente è stata vicina a questa amministrazione”.

E ora? “E ora non so cosa accadrà. Io spererei che non ci fossero tagli indiscriminati sul sociale e sui dipendenti delle società partecipate: c’erano decisioni fondamentali da prendere, c’erano atti già sul tavolo. Mi dispiace per Viareggio, ora i cittadini sanno di chi è la responsabilità del commissariamento”.

Betti non lesina stilettate a Manuela Granaiola, senatrice viareggina del suo stesso partito e da molti additata come traditrice. “Le faccio i migliori auguri nel suo lavoro di ricerca dei fondi per il Carnevale e per il Pucciniano”. E, infine, lascia aperto uno spiraglio al suo proseguimento nella politica: “Se mi ricandiderò? Vediamo. Io ho la coscienza a posto. I viareggini, comunque, sono gente tosta e intelligente: si dimenticano delle sciocchezze, capiranno sicuramente chi ha causato tutto questo”.

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ultimo aggiornamento: 18-10-2014


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